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Trantino, avvocato con la passione per la politica e il rugby: ecco chi è il neo sindaco di Catania

Esponente di FdI sostenuto da sette liste. Figlio d'arte, suo padre Enzo fu esponente monarchico della Destra per decenni in Parlamento

Enrico Trantino all'ultimo comizio elettorale, con lui sul palco anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini,

Un avvocato con la passione per la politica. È Enrico Trantino, neo sindaco di Catania, eletto al primo turno, sostenuto da un’ampia coalizione di centrodestra che ha messo in campo sette liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Prima l’Italia, Popolari e Autonomisti, Grande Catania, DC, Enrico Trantino sindaco per Catania.

Esponente di Fratelli d’Italia, Trantino, ha 59 anni, è sposato ed è padre di tre figli. È avvocato penalista e cassazionista.
È stato presidente della Camera penale «Serafino Famà» di Catania dal 2014 al 2018. È titolare di uno più famosi studi legali associati della Sicilia orientale, in cui lavora, tra gli altri, anche l’ex assessore regionale alla Salute, l’avvocato Ruggero Razza.

Politica e avvocatura che Enrico Trantino ha cominciato a «respirare» da ragazzino. Suo padre è Enzo Trantino, esponente monarchico della Destra per decenni in Parlamento dove ha presieduto la giunta per le elezioni alla Camera e la commissione Telekom Serbia. Dal genitore, famoso anche per la sua «vis» oratoria sia nelle requisitorie che nei comizi e nei confronti elettorali, ha preso la passione per la politica e per la professione. Enrico Trantino ha un altro grande «amore» per uno sport: il rugby che ha giocato per molti anni.

Il neo sindaco di Catania dall’età di 14 anni ha iniziato a frequentare il Fronte della Gioventù. Si è diplomato nel luglio del 1981 al liceo classico Leonardo da Vinci. Quattro anni dopo si è laureato in Giurisprudenza e nel 1989 ha ottenuto dal consiglio dell’Ordine degli avvocati la «toga d’oro» come più giovane procuratore legale dell’anno.

È rimasto iscritto al Movimento Sociale Italiano fino al 1994, anno in cui quel partito si sciolse e fu costituita Alleanza Nazionale. Ne fece parte fino al momento in cui, nel 2008, fu decisa la confluenza nel Pdl. Trantino aderì a La Destra di Storace per poi, alla sua cessazione, nel 2014 passare, a Fratelli d’Italia.
È stato consigliere della Facoltà di Giurisprudenza dal 1983 al 1985, consigliere di circoscrizione dal 1985 al 1988, consigliere comunale dal 1988 fino al 1993, e assessore comunale con delega all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Rapporti con l’università dal 2019 al 2022.

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