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Tempi più rapidi per i lavori sull'autostrada Palermo-Catania: il ministero autorizza la Regione al rilascio dei pareri tecnici

Il governo ha accolto la richiesta di snellimento del presidente e commissario straordinario Schifani per gli interventi previsti nel piano di ammodernamento dell’A19

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, su proposta del presidente Renato Schifani, ha individuato la Regione Siciliana quale autorità competente allo svolgimento delle procedure di Valutazione d’impatto ambientale (Via o Verifica di assoggettabilità) per gli interventi di ammodernamento dell’autostrada Palermo-Catania.

«Il piano di ammodernamento, che sarà sottoposto alla valutazione di compatibilità ambientale, riguarda le opere di manutenzione straordinaria, i lavori di risanamento e ammodernamento delle carreggiate, l’installazione delle barriere di sicurezza, le opere di consolidamento, la pavimentazione stradale, la segnaletica verticale e orizzontale e altri interventi. Il ministero ha così accolto la richiesta di snellimento del presidente e commissario straordinario Schifani per gli interventi previsti nel piano di ammodernamento dell’autostrada A19 Palermo-Catania, di voler individuare la Regione Siciliana quale autorità competente per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di impatto ambientale. La Regione, quindi, attraverso la commissione tecnico specialistica Via Vas, dovrà emettere il parere tecnico di compatibilità ambientale», fanno sapere da Palazzo d'Orleans.

«All’interno della commissione Via Vas - prosegue la nota - sarà istituito un gruppo di lavoro ad hoc che si occuperà specificatamente della valutazione della compatibilità ambientale del progetto. Tutto ciò consentirà quindi accelerare l’iter di approvazione dei progetti e quindi di poter addivenire ad una rapida cantierizzazione di interventi strategici che rientrano nel piano di ammodernamento dell’autostrada A19. Si stima che attraverso la delega i tempi potranno essere ridotti di 6 mesi circa rispetto ai 12 mesi previsti nella nota ministeriale».

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