Prima l’Asp e alcuni ospedali di Palermo, poi, a cascata, quasi tutte le altre province, ognuna a seconda del proprio fabbisogno triennale, fino all’Azienda sanitaria etnea, che ieri ha messo in lizza ben 189 posti, portando l’asticella complessiva ad oltre 400 unità.
Tante, al momento, sono le caselle in palio, su tutta l’Isola, per l’assunzione a tempo indeterminato di camici bianchi e infermieri, considerando solo i bandi ancora aperti e al netto delle stabilizzazioni formalizzate da inizio anno, in linea con gli obiettivi di programmazione dell’assessorato regionale alla salute, stilati dal dipartimento di Pianificazione strategica guidato da Salvatore Iacolino, per una «stagione dei concorsi» che non è ancora terminata.
Più nel dettaglio, le nuove posizioni aperte, annunciare in queste ore dall’Asp di Catania, riguardano soprattutto l’area che, da una capo all’altro della Sicilia, da anni soffre di carenza di personale sanitario, ossia l’emergenza-urgenza, con 43 posti richiesti, mentre 72 riguardano i servizi sanitari di base, 17 la psichiatria, 16 la medicina interna, 11 l’ortopedia e il resto suddiviso in farmacologia, epidemiologia, neuropsichiatria infantile e oncologia.
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