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Riserve siciliane gestite dai robot, il progetto parte da Catania

Aci Castello (Ct)

CATANIA. Strumenti di intelligenza artificiale applicabili, in tempi brevi, per decidere come intervenire per conservare e gestire i cambiamenti della natura, quando tali cambiamenti possono ritorcersi contro l' uomo. Ne faranno prossimamente esperienza sul capo gli esperti del centro di ricerca Cutgana dell' Università, nelle sette riserve naturali della Sicilia orientale che gestisce e nell'area marina protetta Isole Ciclopi di Aci Castello, nella valutazione del capitale naturale siciliano.

Ciò sarà possibile grazie ad un progetto di ricerca coordinato dal direttore Giovanni Signorello e svolto in collaborazione col team di Ferdinando Villa del Basque Centre for Climate Change di Bilbao (Spagna).

Il professore Ferdinando Villa, che è uno dei massimi esperti a livello internazionale di eco -informatica ed è stato ricercatore negli Stati Uniti all' University of Maryland, quindi ha operato anche all' University of Vermont è stato ospite del Cutgana per dimostrare le grandi potenzialità offerte dalla cosiddetta piattaforma: Aries, acronimo di Artificial Intelligence for Ecosystem Services da lui stesso sviluppata. Non si è trattato solo di un approccio tecnico -teorico, davanti ad una qualificata platea, ma di dimostrare come funziona la stessa piattaforma.

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