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San Giovanni La Punta: "Un montascale per Andrea", al via una raccolta fondi

Attivata dalla fondazione habitat umano con il metodo del crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe. L'uomo vive in condizioni di disagio ed è affetto da sclerosi multipla grave

Un montascale per Andrea, è il titolo della campagna per la raccolta fondi attivata dalla fondazione habitat umano con il metodo del crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe (https://gofund.me/5796d96d). Andrea, ex dipendente del polo petrolchimico di Priolo, residente al terzo piano di un condominio di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, è il capofamiglia di un nucleo di 6 persone (di cui 3 minori) che lo scorso dicembre, a soli 39 anni scopre, dopo aver accusato le prime difficoltà nella normale deambulazione, di essere affetto da sclerosi multipla progressiva grave, con lesioni midollari. La vita familiare, già provata da uno stato di indigenza fatta negli ultimi anni di lavoro non regolare e dalle vicissitudini quotidiane di nucleo numeroso, si complica ancor di più.

La Fondazione promuove il cosiddetto Human habitat design, un approccio multidimensionale per la tutela ambientale della salute umana, la cura e il comfort domiciliare della persona fragile e della famiglia con disabilità. Catania, e il suo hinterland, dove ha sede l’ufficio di presidenza, è diventata il territorio di sperimentazione del modello "La casa che cura", con la partnership di Fondazione Cenéstesi, oltre ad un nucleo interdisciplinare di medici specialisti e ricercatori in campo tecnologico.  «La Fondazione habitat umano - spiega il presidente Francesco Ferrara - nel farsi parte diligente in applicazione del principio di sussidiarietà sancito dal titolo V della costituzione italiana, in via sperimentale, ha attivato per Andrea e la sua famiglia, tutti gli strumenti utili a superare le lungaggini burocratiche del caso, per portare sollievo morale ma non solo: si tratta di assolvere incombenze amministrative, mediche, di riorganizzare la vita quotidiana e l’ambiente domiciliare. A tutto questo si sommano le barriere fisiche e immateriali che già pesano su una persona sana ma che diventano insormontabili per un uomo che di giorno in giorno vede un declino psicomotorio che lo costringe a restare ore su una sedia, quando sino a poco tempo prima era capace di fare anche i cosiddetti salti mortali per provvedere a sé stesso e ai propri cari. Noi puntiamo alla concretezza e, con l’ascolto e la presenza, desideriamo “fare la differenza per abbattere la “diversità”».

I coniugi Andrea e Raffaella Barbagallo raccontano: «L’incontro con Francesco Ferrara, presidente della fondazione habitat umano, è stato ed è tuttora prezioso. Questo incoraggiamento ci fa sentire una famiglia fortunata sebbene la nostra sfortuna. Abbiamo già ricevuto tanto sostegno anche per il disbrigo di pratiche mediche e burocratiche. La fondazione oltreché per l’importante opera di sensibilizzazione presso gli organi competenti, ha avviato le pratiche per l’ottenimento della pensione di invalidità, indispensabile per il sostentamento di tantissime spese e per l’acquisto di farmaci e alimenti specifici necessari anche la nutrizione di Andrea (non soggetti ad esenzione) come per, con tanti figli a carico, le spese relative a cibo, scuola, bollette, affitto. Siamo grati anche per aver seguito e già avviato le pratiche, inclusa la relativa campagna per la raccolta fondi, per l’ottenimento di un montascale».

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