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Ginnastica ritmica, ai Campionati di Catania riflettori accese sulle accuse delle ex farfalle

Esibizione delle farfalle azzurre

«Anche noi siamo rimasti sorpresi perché non sapevamo nulla per cui stiamo verificando. Sinceramente anche per noi è stata una doccia fredda. Se le medaglie devono arrivare con un torto alle ginnaste ci accontentiamo che ne arrivino di meno, ma che facciamo un lavoro corretto, su questo non si discute». Lo ha dichiarato il consigliere della Federazione ginnastica d’Italia Francesco Musso con i giornalisti a Catania sulle denunce delle ex atlete di ginnastica ritmica.

Musso è in Sicilia per presentare il Campionato italiano individuale di specialità Gold Junior e Senior di ginnastica ritmica, in programma fino a domenica al PalaCatania. Alle gare a Catania partecipano oltre 300 ginnaste dai 14 anni in su, provenienti da tutta Italia.

«Abbiamo passato tutto alla Procura sportiva - aggiunge Musso - e poi abbiamo un ufficio che segue tutte queste vicende con dei membri esterni, per cui abbiamo passato anche a loro tutti questi messaggi. Tutto quello che stanno dicendo lo dobbiamo prima verificare se corrisponde a verità, ma poi intervenire perché noi come federazione abbiamo come compito la massima difesa delle ginnaste. Anche se ce ne è una che subisce un torto, noi dobbiamo evitarlo, su questo non si discute».

«La Federazione ginnastica è un ente morale - conclude Musso - per cui il nostro compito è quello della difesa massima delle regole e delle ginnaste che si allenano con noi. L’intervento che faremo sarà a garanzia di tutti i nostri tesserati. Noi viviamo per la medaglia ma nel rispetto della persona che si ha davanti e delle regole che ci siamo dati».

«Ieri - ha detto il team manager della Fgi, Andrea Facci - ci sono stati i primi provvedimenti da parte della Federazione. C'è molta attenzione perché questa situazione ha travolto un poco tutti. L’attenzione è massima. Questo è un momento un poco particolare perché bisogna avere rispetto di quello che viene detto ma anche la pazienza di aspettare che tutto quello che è stato denunciato venga vagliato e bisogna vedere di non fare di tutta l’erba un fascio. Cerchiamo di restituire un poco di serenità ad un ambiente che è stato scosso».

«Sicuramente - ha detto la presidente del Coni Sicilia, Enza Limoli - è il momento in cui la ginnastica vive il suo massimo splendore. Abbiamo vinto medaglie d’oro e questo per certi versi è come una bomba che scoppia dentro casa e rischia di ledere questi grandi risultati. Direi che bisogna valutare e capire se ci stanno questi elementi».

Per Limoli «le ginnaste vanno sempre tutelate, ma vanno tutelate in entrambi in sensi: nel caso in cui ci possono essere delle violenze, ma vanno tutelate anche quelle ginnaste che continuano a credere e ad allenarsi e fanno tanti sacrifici perché devono andare avanti nello sport e quindi bisogna sempre prestare attenzione a tutto. È necessario andare con i piedi di piombo».
«Il mio compito - sottolinea la presidente del Coni Sicilia - è quello di vigilare affinché nella nostra isola tutto questo possa essere supervisionato prestando tutte le attenzioni per tutelare le ginnaste e le tecniche. In tutti gli sport vi sono le regole. Non esiste sport in cui non ci sia un regime alimentare a cui l’atleta si deve sottoporre. Chi si avvicina ad uno sport a livello agonistico sa che va incontro a delle regole. Gli eccessi sono un’altra roba e li lasciamo a chi deve verificare se ci sono stati più o meno».

La Federginnastica ieri è scesa in campo con una serie di provvedimenti urgenti in seguito delle notizie emerse in questi giorni, «a salvaguardia delle atlete e degli atleti e che prevedono una stanziamento complessivo di 120 mila euro in due anni». Il primo prevede il commissariamento dell’Accademia internazionale di ginnastica ritmica a Desio: nominato commissario il vicepresidente vicario della Fgi, Valter Peroni. Quest’ultimo dovrà «supervisionare l’attività sportiva svolta presso la predetta Accademia, verificando il rispetto delle disposizioni in materia di tutela dei tesserati nonché l’idoneità e la congruità dell’attività formativa ivi svolta; individuare, entro e non oltre dieci giorni dalla delibera, in relazione alle esigenze emerse, un’apposita risorsa, quale Duty Officer, proponendone la nomina al presidente federale ed avente il compito di: vigilare sul rapporto tra atleti e tecnici presso la predetta Accademia; segnalare senza indugio eventuali anomalie; relazionare ogni sessanta giorni al Commissario circa l’attività svolta; coordinarsi con il Presidente del Comitato Regionale Fgi Lombardia, Oreste De Faveri; segnalare senza indugio eventuali anomalie; relazionare al presidente federale ogni sessanta giorni circa l’attività svolta».

 

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