Choc, dolore e incredulità ad Acireale per la morte di Vincenzo Pulvirenti, giovane arbitro stroncato da una malattia. Ha lottato fino all'ultimo, ma le sue condizioni sono precipitate nelle ultime ore. Aveva 32 anni e la sua scomparsa ha gettato in un profondo sconforto tutti coloro che lo conoscevano, che lo descrivono come «un ragazzo coraggioso, un eroe dei giorni nostri».
Vincenzo Pulvirenti era una grande appassionato di sport e stimato arbitro delle società calcistiche del territorio. «Eri il nostro fiore all’occhiello… Ti sei avvicinato a noi giovanissimo - scrivono dal Csi Acireale -. Ti abbiamo lanciato da subito: il progetto Arbitri Nazionale Under era tuo!!! Hai avuto l’onore di rappresentarci alle finali nazionali… Avevi nel cuore la passione per il calcio a cinque, per i bambini, per il Csi. Ti abbiamo sempre apprezzato per il tuo amore verso i più piccoli, che educavi attraverso lo sport, a cominciare dalla tua piccola Piano D’Api. Il tuo Servizio da Arbitro in associazione si è dovuto interrompere a seguito della tua malattia - proseguono - che non ti ha permesso più di fare tutto ciò che più amavi; ma tu non ti sei mai arreso, hai combattuto sempre a testa alta, con dignità e con quel sorriso che ci hanno riempito di te. Fai correre i bambini in cielo, porta il tuo sorriso e non dimenticarti di portare con te il pallone di calcio a 5, sempre tra le braccia, il tuo taccuino e fischietto. Noi ti ricorderemo come esempio vivo di servizio incondizionato. Fai buon viaggio e riposa in pace».
Tra i tantissimi messaggi di cordoglio pubblicati sui social, anche quello del sindaco Roberto Barbagallo: «Ciao Vincenzo, il tuo sorriso e la tua allegria resteranno sempre con noi. Condoglianze alla famiglia». Ma il giovane era anche un grande tifoso della squadra di calcio dell'Acireale, che anche in questo caso lo ricorda con un post: «La Ssd Città di Acireale 1946 esprime vicinanza a familiari e amici di Vincenzo Pulvirenti, affezionato tifoso granata, per la tragica e improvvisa scomparsa. La società si augura che la straordinaria forza e il proverbiale coraggio espressi da Vincenzo in questi anni di lotta contro la malattia possano farsi esempio per quanti nella vita ambiscono a traguardi, piccoli o grandi. Il suo sorriso fra i tifosi dell’Acireale non si spegnerà mai».
C'è anche il ricordo di chi ha condiviso con lui il campo: «Hai lottato come un leone - scrive Giuseppe D'Angelo - ma non è bastato. Hai sofferto abbastanza, anche troppo... non lo meritavi. Avevamo la stessa passione, arbitri del Csi. Cinque anni fa abbiamo arbitrato insieme alle regionali a Caltagirone... oggi ricevo questa maledetta notizia... riposa in pace amico mio».
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