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Catania, picchiano un'anziana per rapinarla: 5 arresti. In manette 3 nipoti della donna

Credendo che la zia avesse in casa ingenti somme di denaro, oltre a numerosi gioielli, decidono di fare i basisti di una banda di rapinatori. In manette con l'accusa di rapina e sequestro di persona finiscono Giuseppe Carmelo Lizzio, di 47 anni, Salvatore Lizzio, di 55 anni, e Filippo Lizzio di 57 anni, tutti fratelli e nipoti della vittima, un 42enne e Grazia Sapuppo di 52 anni. Già arrestata nello scorso mese di luglio Giuseppa Ingrassia, di 52 anni. Sono tutti di Catania.

La polizia di Stato ha arrestato i cinque soggetti, su delega di questa Procura Distrettuale, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare. Sono ritenuti responsabili dei delitti di rapina e sequestro di persona, con le aggravanti di avere agito con crudeltà verso le persone, di avere commesso il fatto nei confronti di una persona ultrasessantacinquenne e di aver profittato di circostanze tali da ostacolare la privata difesa.

I fatti risalgono alla sera del 7 agosto del 2017 quando un’anziana donna di 73 anni è stata aggredita mentre si trovava da sola all’interno della propria abitazione, nel quartiere di Picanello.

Un uomo ed una donna, dopo essersi fatti aprire la porta d’ingresso dell’abitazione, fingendosi fattorini che dovevano consegnare un pacco, hanno aggredito l’anziana signora, spingendola a terra e colpendola ripetutamente con calci e pugni. Dopo l'hanno legata con il nastro da imballaggio e imbavagliata con uno straccio per impedirle di urlare e invocare aiuto. Dopo averla immobilizzata, i due individui si sono impossessati di un bracciale in oro del valore di circa 350 euro sfilandolo dal polso della vittima per poi allontanarsi repentinamente dall’abitazione.

In un primo momento, dalle indagini è stata identificata Giuseppa Ingrassia arrestata, lo scorso 17 luglio da personale della Squadra Mobile in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo stesso giorno dal gip del Tribunale di Catania.

Le indagini sono proseguite e hanno portato sia all'individuazione di Giuseppe Napoli che insieme alla Ingrassia aveva commesso la rapina, sia all'accertamento di responsabiltià di altri soggetti: Grazia Sapuppo che aveva reclutato proprio Natoli e la Ingrassia per commettere il furto e i tre fratelli Lizzio, convinti che l’anziana zia detenesse in casa ingenti somme di denaro, oltre a numerosi monili, che hanno fatto i basisti e pianificato la rapina.

Napoli e la Sapuppo sono stati rinchiusi presso la casa circondariale di Catania – Piazza Lanza, mentre i tre fratelli Lizzio sono finiti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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