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Catania, un quartiere "proprietà" della mafia: 40 arresti, nomi, foto e ruoli

Un quartiere come fortino dei gruppi criminali. Come se fosse proprietà loro, non dello Stato. Così agivano a Catania due gruppi di spacciatori legati ad altrettanti clan mafiosi, i Cappello-Bonaccorsi e i Cursoti Milanesi e sgominati da un blitz della polizia: quaranta le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip, 30 persone in carcere, 10 ai domiciliari. In questa gallery le foto, i nomi, i ruoli dei coinvolti. 

"Un quartiere di Catania, quello di San Berillo Nuovo, viene ritenuto da gruppi criminali come terreno di propria competenza, non come di competenza dello Stato e soprattutto del cittadino comune - ha detto il procuratore Carmelo Zuccaro illustrando ai giornalisti i particolari dell'operazione Tricolore -. Loro pensavano che questo quartiere fosse un contesa interna ai gruppi mafiosi. Il quartiere è del cittadino e lo Stato riafferma il proprio controllo del territorio a favore dei cittadini".

E ancora: "Il quartiere deve tornare ai cittadini - ha aggiunto Zuccaro - e non sarà assolutamente consentito che queste aree di spaccio si riformino nel quartiere. L'operazione tricolore testimonia questo aspetto. E' lo Stato che prevale".

Il questore di Catania Mario Della Cioppa, ha sottolineato la vittoria dello Stato. "Il fatto che l'operazione si chiama Tricolore serve a suggellare, a dimostrare come le piazze devono essere libere e senza vincoli e devono essere restituite alla libera fruizione da parte dei cittadini. L'operazione di polizia di oggi lo dimostra - ha aggiunto - e noi siamo determinatissimi a fare questo in ogni area della Città Metropolitana. Dopo questa operazione inseriremo in queste aree dei veri e propri presidi della Polizia di Stato".

I provvedimenti sono stati notificati a Concetto Bonaccorsi, nato a Catania del 1986; Roberto Pietro Bua, nato a Catania del 1996; Giuseppe Campagna, nato a Catania del 1959 - già detenuto; Germain Saverio D'Orta, nato a Catania del 1996; Orazio Fuselli, nato a Catania del 1983 - già detenuto; Biagio Andrea Giuffrida, nato a Catania del 1992; Massimo Gulisano, nato a Catania del 1970; Giuseppe La Placa, nato a Catania del 1979; Giuseppe Licciardello, nato a Catania del 1998; Samuel Giovanni Linguanti, nato a Catania del 1991; Lorenzo Cristian Monaco, nato a Catania del 1988; Edoardo Perciabosco, nato a Catania del 1990; Giuseppe Pitarà, nato a Catania del 1983; Antonio Piterà, nato a Catania del 1984; Gabriele Giuseppe Piterà, nato a Catania del 1982 - detenuto; Matteo Piterà, nato a Catania del 1956 - agli arresti domiciliari; Giuseppe Ruscica, nato a Catania del 1976 - agli arresti domiciliari; Alessandro Russo, nato a Catania del 1979; Giovanni Ivan Sangiorgio, nato a Catania del 1991 - già detenuto.

E poi Pio Giuseppe Scardaci, nato a Catania del 1986 - agli arresti domiciliari; Alessandro Scalia, nato a Catania del 1978 - agli arresti domiciliari; Gianluca Sciuto, nato a Catania del 1986 - agli arresti domiciliari; Alfio Siriano, nato a Catania del 1994 - agli arresti domiciliari; Gaetano Spampinato, nato a Catania del 1990; Ivan Torrisi, nato a Catania del 1987 - già detenuto; Rosario Zito, nato a Catania del 1980; Salvatore D'Ambra, nato a Catania del 1982 - agli arresti domiciliari; Maria Barbara Gangemi, nata a Catania del 1977; Sebastian Guardo, nato a Catania del 1996 - già detenuto; Marco Palma, nato a Leonforte (EN) del 1995; Giuseppe Santagati, nato a Torino del 1992; Marco Andrea Santagati, nato a Catania del 1996; Giordano Scuto, nato a Catania del 1995; Salvatore Strazzanti, nato a Savignano (CN) del 1977 - agli arresti domiciliari; Damiano Pergolizzi, nato a Catania del 1999; Alessia Virruso, nata a Catania del 1986.

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