Massima allerta a Bronte per il ponte normanno del 1121 di contrada Cantera, incastonato nel soprastante viadotto su profonde e strette gole laviche, dove il livello del Simeto nei giorni scorsi si è alzato di diverse decine di metri fino a inondare la provinciale per Cesarò.
Nel territorio brontese, le prime stime dei danni da maltempo si aggirerebbero sui 3 milioni di euro, a farne le spese, al momento, strade, ponti, argini e briglie dei fiumi, frutteti. Disagi per gli abitanti delle contrade Serra (rimasti senz’acqua potabile) e Flascio (isolati fino all’intervento delle ruspe).
Il sindaco di Bronte Pino Firrarello ha dichiarato: «Da una stima iniziale i danni provocati dal maltempo a Bronte superano i 3 milioni di euro. E purtroppo temo proprio che questa cifra crescerà. A stento basterà, infatti, solo per rimettere in piedi la viabilità rurale».
Tanti i sopralluoghi eseguiti in varie contrade (nelle foto quello in contrada Cantera), dal sindaco con i responsabili dell’ufficio tecnico, il geometra Nino Saitta e l’ingegnere Salvatore Caudullo che sul sito fluviale sotto il ponte Cantera (nelle foto prima della piena) ha spiegato: «Li c’è una gola in pietra lavica profonda anche 50 metri. In questo punto l’acqua ha superato il livello della sede stradale del ponte, la spinta idraulica ha portato via circa un metro e mezzo di terra dai terreni agricoli».
Da qui, pertanto, la decisione di vietarne l’attraversamento: «Di concerto con il comune di Cesarò e le due aree metropolitane - ha concluso l’ingegnere Caudullo - abbiamo deciso di chiudere il ponte precauzionalmente al transito. Bisognerà verificare se la spinta orizzontale dell’acqua del fiume non ha compromesso la sua stabilità».
Firrarello ha concluso: «Gli interventi devono essere celeri ed esaustivi se non vogliamo pagare ulteriormente i danni subiti. Continueremo ad effettuare sopralluoghi anche nel centro abitato perché contrada Colla è a rischio frana ed a Borgonuovo è successo di tutto con l’acqua scesa da via Messina che ha invaso anche appartamenti. Saremo più precisi sui danni nel centro abitato».
Musumeci: tutti mobilitati, restate a casa
«La Protezione civile regionale, con le Prefetture, monitora costantemente la situazione e lo spostamento del ciclone che sta interessando la parte sud orientale dell’Isola. I nostri uomini sono tutti mobilitati da ieri sera, pronti ad accorrere dove si rendesse necessario. Invito tutti alla prudenza, a restare ancora a casa, ad aspettare l’evoluzione delle prossime ore. Solo in tarda serata potremo tentare di fare un bilancio». Lo afferma il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.
Cade masso nel Ragusano, sgomberata una casa
A scopo precauzionale è stata sgomberata una casa non molto distante da un’area interessata dal distacco, per il maltempo, di un masso a Scicli, nel Ragusano. Due persone sono state ospitate in una struttura comunale. Sul posto i vigili del fuoco di Ragusa
Il sindaco di Siracusa, Italia: così presidiamo il territorio
«Grazie all’attivazione del Centro di coordinamento dei soccorsi coordinato dal prefetto, siamo riusciti a garantire un presidio costante di sicurezza su tutto il territorio provinciale, sperando che la situazione possa migliorare. Nei prossimi giorni faremo la conta dei danni che immagino saranno ingenti sia per il patrimonio pubblico che per il tessuto produttivo». Così all’ANSA il sindaco di Siracusa Francesco Italia. “Siamo impegnati da ieri alle 15 e soprattutto - aggiunge Italia - dalle prime ore di stamattina per limitare i danni di questo evento calamitoso e mettere in sicurezza le persone e le cose. C’è un presidio costante della polizia municipale, dei vigili del fuoco, della protezione civile locale, della polizia stradale, di tutte le istituzioni interessate sul territorio che ci ha consentito che il fenomeno non comportasse fino ad ora danni più gravi. I presìdi ci hanno permesso di inibire tratti di strada prima ancora che fossero evidenti allagamenti ed esondazioni. Manteniamo grande attenzione su quello che sta avvenendo - sottolinea il sindaco di Siracusa - e continuiamo a chiedere alla popolazione di restare a casa e avere atteggiamenti di prudenza fino a quando questa situazione non sarà cessata».
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