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Catania, le arance della solidarietà raccolte nell'agrumeto confiscato alla mafia

I primi quintali di arance di ottima qualità, frutti di un florido agrumeto di cinque ettari in contrada Jungetto prima in mano alla mafia ora confiscato e assegnato al Comune di Catania, sono state date in omaggio a istituti di assistenza e beneficenza grazie alla raccolta solidale con associazioni cittadine e parrocchie promossa dall’amministrazione dell’ente. Decine di volontari di associazioni con l’assistenza del personale comunale della Protezione civile hanno raccolto le arance da distribuire agli enti che prestano assistenza alle persone bisognose.

Gli agrumi avranno il bollino di provenienza di un terreno confiscato alla mafia e lo stemma del Comune di Catania. La raccolta proseguirà anche nei prossimi giorni. All’iniziativa parteciperanno volontari e rappresentanti di Legambiente Catania, l’Angelo Federico onlus, Asaec, Movimento cristiano lavoratori, I Siciliani Giovani, Arci Catania, Il Giardino di Scidà, Forum Associazioni familiari, Coordinamento associazioni forza intervento rapido, Meta cometa Aps, Libera, Addiopizzo, Comunità di Sant'Egidio.

«Restituire tutti insieme alla collettività quanto è stato sottratto con la violenza dalle cosche mafiose - ha detto l'assessore ai Beni confiscati alla mafia del Comune di Catania, Michele Cristaldi - è il segno tangibile di quanto sia falso far credere una presunta infallibilità dei metodi criminali. Utilizzare al meglio i beni confiscati alla mafia attraverso un loro immediato uso sociale è un dovere, trasmettiamo insieme alle organizzazioni che si battono per l’ambiente e la legalità, anche un messaggio forte contro la mafia e gli interessi criminali. Godiamoci questa giornata come un successo della città di Catania contro gli interessi mafiosi».

L’agrumeto nei mesi scorsi era stato assegnato dal Comune a un’associazione tramite un bando pubblico per un utilizzo sociale. La settimana scorsa però il soggetto aggiudicatario ha riconsegnato il terreno rinunciando a proseguire nell’esecuzione del progetto. «Nei prossimi giorni - ha annunciato Cristaldi - bandiremo una nuova procedura di gara per assegnare nuovamente l'utilizzo del terreno, sperando che stavolta vada meglio».

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