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Vela senza barriere, la traversata della Sicilia si chiude ad Aci Trezza dopo avere toccato sette porti

Si conclude «Vela senza barriere», dopo quasi un mese di navigazione, il periplo in barca a vela della Sicilia, approdato in sette porti che hanno fatto da base per la solidarietà ai meno fortunati. L’iniziativa è stata ideata dall'associazione sportiva Jala di Aci Castello e organizzata con il sostegno della Lega Navale Italiana – sede di Aci Trezza e di C.s.a.in. (Centri sportivi aziendali e industriali). L'impegno è stato quello di promuovere la vela senza barriere di ordine sociale, fisico ed economico.

La Phoenix II, questo il nome dell’imbarcazione, è rientrata ieri ad Aci Trezza. Ad accoglierla, dopo il rito dell’antico suono marinaro della «brogna», il sindaco di Aci Castello, Carmelo Scandurra, il presidente della Lega Navale, Agatino Catania e il presidente regionale di Csain, Raffaele Marcoccio. Partita il 23 aprile da Aci Trezza, ha toccato i porti di: Milazzo, Palermo, Trapani, Sciacca, Licata, Pozzallo, e infine Siracusa.

«Sono stati giorni entusiasmanti – ha detto Corrado Ragusa, al timone dell’imbarcazione l’accoglienza e il riscontro ottenuto hanno superato le nostre aspettative, anche se quando abbiamo ideato questa avventura ci speravamo. Vedere e sentire l’emozione e la gioia di giovani e meno giovani affetti da varie forme di disabilità o costretti ad una vita non semplice a causa di difficoltà di altro genere, come i ragazzi senza famiglia, è stato il regalo più grande che potessimo ricevere».

Il comune di Aci Castello, è stato culla del periplo e base di partenza e di arrivo. «Abbiamo seguito ogni tappa attraverso i social e i media – ha detto il sindaco Scandurra-. La nostra amministrazione è sensibile ai temi connessi alla solidarietà verso i meno fortunati ed è proprio in ausilio ad iniziative come questa che stiamo incrementando la disponibilità di locali provenienti da beni confiscati alla mafia. È stata quindi una vera gioia essere al centro di questo progetto».

Fondamentale nelle sette tappe del periplo è stato supporto logistico della Lega Navale Italiana, con i suoi presidenti, sotto l’egida organizzativa del presidente di Lni di Aci Trezza, Agatino Catania. «L’auspicio – ha detto Catania- è quello di ripetere questa avventura anche il prossimo anno, aggiungendo già alla partenza altre imbarcazioni in dotazione alla Lega Navale, provenienti da sequestri per traffici illegali. Far partire dunque una flotta già dal porto di Aci Trezza per accogliere un numero ancora più ampio di associazioni solidali. Nel connubio fra solidarietà e legalità».
Motore di «Vela senza barriere» è stato l’ente di promozione sportiva Csain. «Ringrazio l’associazione Jala – ha detto il presidente regionale di Csain, Marcoccio – per averci dato l’opportunità, attraverso questo progetto, di espletare anche il nostro ruolo di promozione sociale, oltre che sportiva, integrare i due aspetti è il nostro obiettivo».

Questa avventura ha visto come protagonista Corrado Ragusa, al timone della sua Phoenix II. Ragusa è skipper, campione italiano Ior nell'89 e nel '91 con la «Gio' X» di Ignazio Cusumano. Ha coordinato un equipaggio di 5 componenti formato appositamente per la missione. Ad ogni porto, invece, salivano sulla barca i nuovi equipaggi formati dai ragazzi delle associazioni solidali che ne hanno fatto richiesta. «Lo scopo è stato quello di avvicinare un sempre maggior numero di persone allo sport velico – spiega Ragusa- e rimuovere lo stereotipo di disciplina per pochi privilegiati. In un momento di difficoltà per tanti, abbiamo aperto gratuitamente una breccia nel mare di Sicilia per tutte le associazioni che a vario titolo svolgono attività in ambito sociale e solidale. Inoltre, in questi anni in cui è emerso con forza il problema del surriscaldamento globale, tutti noi siamo chiamati a contribuire in qualche modo, così abbiamo utilizzato un mezzo, totalmente autosufficiente con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Abbiamo colto dunque l'opportunità di riutilizzare quella che negli anni ’80 era una prestigiosissima imbarcazione da regata, che ad oggi conserva delle importanti prestazioni marinare e di velocità, essendo costruita in alluminio, evitando così di dover produrre una imbarcazione nuova».

Una serata dedicata alla conclusione di «Vela senza barriere» si terrà oggi martedì 17 maggio, alle ore 19.30, presso la sede dell’associazione Jala ad Aci Castello. «Sarà una grande festa – ha detto Cristiana Cardillo, presidente di Jala Asd Aps -di saluto e ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del progetto».

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