Continuità di governo nell'affrontare l'emergenza sbarchi. È la tesi sostenuta dall'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Matteo Salvini nel processo di Catania in cui il leader della Lega è imputato per sequestro di persona per il ritardo dello sbarco di 131 migranti nel luglio del 2019.
La penalista ha spiegato che il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha fornito una "testimonianza decisiva" sottolineando come anche nel governo "Conte 2 c'era un'assoluta continuità di linea e di azione: il ministro, in maniera precisa e con carte alla mano, ha dato atto che spesso venivano date indicazioni per ottenere prima la redistribuzione e poi lo sbarco". Sulla deposizione dell'allora vicepremier Luigi Di Maio, l'avvocato Bongiorno ha riferito che c'erano "sistematiche riunioni dopo il no allo sbarco per decidere" cosa fare sulla redistribuzione. "Era una linea di governo che risultava dagli atti - ha detto la penalista - e che risulta adesso anche dalle deposizioni".
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