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Gregoretti, Salvini: "Lamorgese e Di Maio confermano che c'era linea condivisa del governo"

«Sono contento di aver sentito i due testimoni sul fatto che c'era una continuità nell’azione di governo, una condivisione nell’azione di governo e una soddisfazione per aver svegliato l’Europa, che prima il nostro governo dormiva» lo ha detto il capo della Lega, Matteo Salvini, al termine dell’udienza preliminare sul caso Gregoretti e riferendosi alle deposizioni del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

E’ stata chiesta dalle parti civili la deposizione di Luca Palamara nell’ambito del caso Gregoreti, del quale si è tenuta oggi l’udienza preliminare a Catania. La difesa del capo della Lega, dal canto suo, si è «rimessa al giudizio» del gup Nunzio Sarpietro.

«A me interessa enormemente capire se per caso gli input di questo procedimento nascono dall’idea che un politico di destra debba essere fatto fuori dal punto di vista giudiziario», ha affermato l’avvocato Giulia Bongiorno.

«Questo mi interessa molto - ha aggiunto l’avvocato Bongiorno - se lo vogliamo sentire (Palamara, ndr) noi ci siamo rimessi al giudice. Io dopo le deposizioni di oggi vorrei solo che a marzo si concludesse tutto, non vorrei perdere tempo. Se vogliamo aprire questo capitolo, ok, ma la preoccupazione e che passino altri tre mesi e di fare un processo nel processo. Noi nel frattempo stiamo assumendo iniziative su un tema assai rilevante». «Deciderà il giudice», le ha fatto eco Salvini. «Io Palamara me lo leggo a sera a casa e rabbrividisco».

La parte civile, ha spiegato l’avvocato Viola Sorbello, ha deciso di formulare la richiesta perchè la difesa di Salvini ha citato il passaggio del libro di Palamara in cui si afferma che il capo dell Lega «va fermato»

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