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Etna, continua la forte attività stromboliana: una fontana di lava dai crateri Sud-Est

Una forte attività stromboliana continua a interessare i crateri sommitali dell’Etna. L’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia già ieri sera aveva registrato i fenomeni nel cratere di sud-est.

Le emissioni di cenere variano di intensità e frequenza. L'ampiezza media del tremore vulcanico, secondo i rilievi dell'Ingv di Catania, oscilla tra valori medi e medio-bassi. La localizzazione del centroide delle sorgenti rimane ubicata nell'area del Cratere di Sud Est ad una quota di 2.900-3.000 metri sopra il livello del mare.

L'attività infrasonica, ha subito un decremento sia nel numero degli eventi che nell'ampiezza con le sorgenti localizzate attualmente nell'area del cratere Bocca Nuova. L'attuale fase eruttiva dell'Etna, al momento, non impatta sull'operatività dell'aeroporto Vincenzo Bellini di Catania.

Proprio ieri, una "pioggia" di cenere lavica ha interessato la città di Catania. La nube eruttiva è stata preceduta da una intensa attività stromboliana e dall’emissione di un trabocco lavico dal fianco meridionale della 'bocca' che si propaga in direzione della Valle del Bove. Secondo quanto riferito dall’Ingv di Catania, l’ampiezza media del tremore vulcanico dopo aver raggiunto il valore massimo alle 14.20 di ieri, ha subito una rapida diminuzione riportandosi nel livello medio.

Già qualche giorno fa l'ampiezza media del tremore vulcanico aveva fatto registrare valori alti. La nube generata dalle emissioni rendeva difficile anche la visibilità nei cieli, tanto da limitare lo spazio aereo e far chiudere una parte dell'aeroporto di Catania per qualche ora.

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