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Acireale, i carabinieri: «L'indagine è partita a settembre del 2020»

L’indagine che ha portato all’arresto dell’ex convivente della madre di Agata Scuto è partita a settembre del 2020. In meno di un anno e mezzo i carabinieri sono riusciti a trovare una montagna di indizi su Rosario Palermo. Stefania Riscolo, comandante della compagnia dei carabinieri di Acireale, spiega come si è arrivati a fare luce su un cold case incentrato sulla sparizione di una ragazza. Agata Scuto, disabile è introvabile del giugno del 2012. Allora l’arrestato di oggi viveva in quella casa con la mamma della ragazza e con la stessa Agata. «L’indagato - precisa il capitano Riscolo - è ritenuto responsabile dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere mai ritrovato della 22enne Agata Scuto. scomparsa ad Acireale nel giugno 2012. L'indagine - continua - iniziata nel settembre 2020 e condotta attraverso attività tecniche ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'uomo all'epoca convivente della madre della vittima sia in ragione del particolare rapporto instaurato con Agata sia per il suo tentativo di inquinamento delle prove fornendo anche un falso alibi circa i propri spostamenti nel giorno della scomparsa della ragazza».

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