Dall'operazione Third Family, che ha smantellato ad Adrano un gruppo criminale con a capo Cristian Lo Cicero, viene fuori che nel traffico di droga era stabilmente inserita anche una famiglia di Caminanti, nomadi di nazionalità italiana che gestivano una piazza di spaccio in contrada Zizulli, ad Adrano. Dei Caminanti si è parlato di recente a proposito della sparatoria che a Noto è costata la vita a un ragazzo di 17 anni.
Un’altra piazza di spaccio, riconducibile al sodalizio criminale, era operativa tra le case popolari di Adrano di via IV Novembre e sarebbe stata gestita principalmente da Salvatore Restivo , classe 1995, e Carmelo Imbarrato.
Durante le indagini sono stati effettuati quindici arresti in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sequestrati 600 grammi di cocaina, 1,9 kg di eroina, 183 chilogrammi di marijuana e 2,8 chili di pastiglie di ecstasy.
Stamattina Adrano si è fermata per qualche minuto quando le auto e i mezzi blindati della polizia sono usciti dal commissariato, scortati da un elicottero, in direzione delle varie carceri presso le quali erano destinati gli arrestati del blitz. Tutti gli indagati sono stati accompagnati infatti presso varie carceri siciliane di massima sicurezza.
Nel corso delle indagini sono stati effettuati numerosi sequestri di armi (5 fucili, 3 pistole e 1 bomba a mano) e munizioni e documentato il tentato omicidio ai danni di due pregiudicati, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti, scaturito da contrasti connessi allo spaccio di droga. A tale ultimo proposito, il gruppo avrebbe gestito un vasto traffico di sostanze stupefacenti che poi avrebbe provveduto a commercializzare non solo nel territorio di Adrano, ma anche in quello di altri comuni delle province di Catania, Caltanissetta, Enna e Ragusa. Gli investigatori hanno acquisito elementi di prova anche in ordine a coloro che rifornivano l’associazione in parola. In particolare, l’approvvigionamento di cocaina avveniva tramite soggetti appartenenti al clan Mazzei "Carcagnusi" di Catania. Il rifornimento di marijuana avveniva invece tramite dei canali albanesi, la cui presenza dei referenti è stata più volte documentata ad Adrano. L’acquisto di eroina avveniva tramite dei contatti operanti nella provincia di Messina.
Qui sotto i nomi e i volti degli arrestati
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