Dopo circa un mese di tregua l'Etna si risveglia. L'osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso noto che a partire dalle 2,47 della notte è stata registrata una debole ripresa dell'attività stromboliana al Cratere di Sud-Est.
Fino a questo momento, l'attività del vulcano non desta preoccupazione perchè ha prodotto solo sporadiche esplosioni isolate accompagnate da piccoli "sbuffi" di gas, che si spostano verso sud-ovest. Non c'è dunque ancora allerta per i Comuni che, soprattutto nell'ultimo anno, hanno dovuto far fronte all'emergenza cenere. Appena un mese fa dalla frazione di Altarello di Giarre era partita una diffida a intervenire rivolta non solo all'amministrazione locale, ma anche al responsabile regionale della protezione civile Salvo Cocina e al presidente della Regione Nello Musumeci.
Le sorgenti del tremore si concentrano nell'area dei crateri centrali con profondità tra 2600 e 2700 m sopra il livello del mare.
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