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La bimba uccisa a Mascalucia, è stato il papà di Martina Patti a convincerla a confessare

«Il mio sentimento per te non cambierà, qualunque azione avrai commesso», ha detto il genitore alla figlia. Che si è così decisa a portare gli investigatori nel luogo in cui c'era il corpo della piccola Elena Del Pozzo

I carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo

Martina Patti ha confessato di avere uccisa la figlia Elena, di 5 anni, solo dopo che suo padre «la rassicurava che il suo sentimento per lei non sarebbe mutato qualunque azione avesse commesso». Poi la donna ha «rotto il silenzio e iniziato a confidarsi, affermando: «La bambina non c'è più e mostrandosi disponibile a portarlo sul luogo dove aveva seppellito il cadavere di Elena».

È la ricostruzione dell’ammissione di colpe della 23enne fatta dal gip Daniela Monaco Crea nell’ordinanza cautelare in carcere emessa nei suoi confronti per omicidio premeditato aggravato e occultamento di cadavere.

L'ispezione del luogo indicato dall’indagata ha permesso il ritrovamento, sotterrato in una buca, del corpo della piccola che indossava soltanto una maglietta. Sul posto sono stati anche trovati un pantaloncino di colore giallo e cinque sacchi per la spazzatura di colore nero. A pochi metri sono stati trovati anche due spuntoni in metallo e una zappa e una pala con dei manici in legno.

 

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