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Donna morta a Giarre, raccolta di fondi e vestiti per la figlia piccola

Debora Pagano e Leonardo Fresta

Un Comitato spontaneo di solidarietà, si è costituito a Giarre con lo scopo di raccogliere fondi in favore della figlioletta di Debora Pagano, la 32enne originaria di Letoianni, nel Messinese, trovata morta dal marito, Leonardo Fresta, nel bagno della sua casa di Macchia di Giarre, in un basso di via Principessa Mafalda.

"La bimba ha urgentemente bisogno di vestiti misura 10/11 anni - spiega Cinzia Bonaccorso, promotrice dell'iniziativa - poiché la casa dove abitava con i genitori è posta sotto sequestro e non può prendere nulla. Nell'atresa di sapere come stanno realmente le cose noi mamme e papà non possiamo stare con le mani in mano. Quindi serve un aiuto monetario per l'acquisto di ciò di cui la bambina ha bisogno. Chi volesse dare un'offerta può contattarmi al numero 3462280092. Consegnerò personalmente la somma raccolta a casa della nonna della bambina dove mi accompagnerà il presidente Consiglio comunale Salvatore Curcuruto".

Intanto il compagno della vittima resta rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania da domenica notte. L'uomo è noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e sotto processo per associazione mafiosa, è stato ascoltato, ieri mattina, dal gip di Catania, Simona Ragazzi. Fresta, che come affermato dal suo legale Salvatore La Rosa, si è avvalso della facoltà di non rispondere, continua a ripetere di non avere ucciso lui la moglie e di non averla mai picchiata.

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