Donne e bimbi accompagnati dalle madri sono tra i primi ad essere sbarcati, nel porto di Catania, dalla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, arrivata con a bordo 572 naufraghi.
Sulla a nave gli ispettori stanno valutando i casi di vulnerabilità. Ad essere sbarcata è stata anche un’intera famiglia.
Tra le persone che stanno per lasciare la nave di Medici senza frontiere ci sono tre donne incinte, 50 minorenni non accompagnati e altri dieci minorenni assieme alle loro famiglie.
Dalla nave Geo Barents sono al momento scesi 56 migranti minori non accompagnati, 3 donne e 41 componenti dei nuclei familiari. Lo fa sapere il Viminale.
La salute dei migranti è la nostra priorità assoluta» e li «valutiamo secondo criteri clinici e scientifici“che sono applicati «dal 1991».
Lo ha detto Claudio Pulvirenti, direttore in Sicilia dell’Usmaf del ministero della Salute, che stanno eseguendo il triage dei migranti sulla Geo Barents a Catania per stabilire chi può lasciare la nave della ong.
Il medico ha spiegato che i primi a essere visitati saranno i bambini e le donne incinte e che le valutazioni, avvalendosi della collaborazione di mediatori culturali per l’ascolto, saranno fatte anche sotto il profilo del disagio psichico e psichiatrico, sottolineando che il loro è però «un intervento in emergenza» e che sulle navi «c’è sempre un medico a bordo».
Su queste navi, ha osservato, ci sono «storie drammatiche di persone vittime di gravi violenze», ma le sue decisioni «le prende con la coscienza di chi applica criteri scientifici e medici».
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