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La Humanity 1 al porto di Catania: sbarcano solo le persone fragili, sulla nave restano 35 naufraghi

La nave Humanity 1 della ong Sos Humanity è attraccata ieri sera a Catania con 179 migranti naufraghi a bordo. Dopo una ispezione da parte delle autorità italiane, ai sensi del decreto che sancisce il solo sbarco delle persone fragili, inizialmente sono stati fatti uscire tre ragazze minorenni e un bambino di 7 mesi, mentre sul molo una trentina di attivisti chiedevano lo sbarco di tutti i naufraghi.

La ong, nel frattempo, ha precisato che a bordo ci sarebbero oltre cento minori. «Lasciare il porto di Catania se non dovessero sbarcare tutti i migranti che sono a bordo della nave sarebbe illegale, perché sono tutti profughi», ha detto Petra Krischok, portavoce di Sos Humanity, parlando con i giornalisti sul molo. La nave è rimasta in porto e sono state effettuate le ispezioni.

Successivamente sono stati fatti scendere i bambini e altri soggetti fragili, sicché alle 7 di stamattina, 6 novembre. Sulla nave restano 35 uomini adulti, senza problemi medici. Non rientrano nelle caratteristiche previste del decreto del governo. La Sos Humanity aveva dapprima riferito che «al momento ci sono circa 24 naufraghi ancora a bordo della Humanity 1 al porto di Catania, che le autorità italiane sembra non vogliono lasciar sbarcare. Sono tutti uomini adulti, senza problemi medici». In effetti, i profughi rimasti a bordo sono 35. A seguito dell’ispezione, dunque, sarebbero sbarcati al porto di Catania 144 migranti sui 179 che erano arrivati ieri sera.

A Catania anche il deputato di Verdi e Sinistra Italiana, Aboubakar Soumahoro: «In questo momento - ha scritto su Twitter - al porto di Catania è in corso uno sbarco selettivo. Corpi consumati di naufraghi già sfiniti da freddo, stanchezza, traumi e torture sono considerati, per volontà del governo di Giorgia Meloni, degli oggetti. Una vergogna!».

Stefano Principato, della Croce rossa italiana, ha assicurato che la macchina dell’assistenza è pronta. «Siamo attrezzati per ogni caso di emergenza, se ce ne fossero, a bordo della nave Humanity 1, ancorata al porto», ha detto, al molo di Levante di Catania, mentre sull'imbarcazione dell’ong era in corso il controllo sanitario da parte dei medici degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf). Per le persone è previsto l’accompagnamento con gli autobus di linea urbana comunali dell’Amts al Palaspedini, il palazzetto dello sport di piazza Spedini. «La struttura - conferma Marco Romano, della Protezione civile del Comune di Catania - è pronta ad accogliere tutti gli ospiti presenti sull'Humanity 1. Anche se prende consistenza la voce che dovrebbero arrivare altre navi di ong a Catania, cercheremo di dare come sempre il massimo dell’ospitalità».

 

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