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L'avvocato della candidata arrestata: «Non una mazzetta, compenso per servizi offerti»

L'avvocato Enrico Trantino

Parla la difesa della candidata di Fratelli d’Italia arrestata a Catania. «In relazione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa nei confronti di Barbara Mirabella - afferma l'avvocato Enrico Trantino, legale della candidata alle Regionali in Sicilia - , pur riservandoci l’approfondimento degli atti su cui regge l’ipotesi accusatoria, intendiamo chiarire - a dispetto di quanto letto negli organi di informazione - che non viene contestato l’incasso di alcuna “mazzetta”».

L’avvocato aggiunge che l’ex assessore comunale «si è attivata per la realizzazione di un importante congresso medico con oltre mille partecipanti, che avrebbe costituito un’importante occasione di rilancio dell’economia catanese nella fase post Covid».

«Si è così impegnata - aggiunge il penalista - per risolvere numerose criticità che rischiavano di compromettere l’esecuzione dell’evento, facendo da tramite con la Città Metropolitana affinché si riqualificassero gli ambienti delle Ciminiere, rendendoli consoni alle aspettative dei congressisti provenienti da tutto il mondo. A latere di questa attività, data la sua professionalità riconosciuta nella gestione degli eventi - sottolinea l’avvocato Enrico Trantino - si è proposta con la società napoletana a cui era stata affidata l’organizzazione del congresso, per l’approntamento di servizi che vengono sempre affidati a società locali, percependo un compenso di 10.000 euro regolarmente fatturato, a fronte di plurime attività rese. Ribadendo che, a nostro avviso, non sussistevano esigenze cautelari non rivestendo la Mirabella alcuna funzione che potesse consentirle di reiterare il reato, siamo certi - chiosa il legale - di potere al più presto chiarire i fatti».

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