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Catania, si montano i tendoni nell'ex hub vaccinale per l'arrivo di 700 migranti

Sono scattate già ieri in tarda serata le operazioni logistiche per il montaggio di due tensostrutture per accogliere i circa 700 migranti in arrivo al porto di Catania. La Protezione civile della Sicilia, attivata dal presidente della Regione Renato Schifani e coordinata dal direttore generale Salvo Cocina, sta dando supporto al Comune di Catania per favorire la corretta accoglienza e la sistemazione temporanea dei migranti nell’ex hub vaccinale di via Forcile, a San Giuseppe La Rena.

I 700 migranti arriveranno tra la notte e l’alba di domani, 12 aprile: sono su un peschereccio soccorso dalla guardia costiera al largo delle coste siciliane. Il natante, trainato da Nave Peluso e scortato da due motovedette, naviga lentamente. Altri 108 migranti, che erano sulla stessa imbarcazione, sono stati trasbordati su una motovedetta, la Cp331, che li ha fatti già sbarcare nel porto del capoluogo etneo. «Il sistema di protezione civile siciliano, con i suoi tecnici e il suo volontariato - spiega Cocina - è stato mobilitato già nel pomeriggio di Pasquetta per dare assistenza alle operazioni di sbarco, coordinate dalla prefettura di Catania, e fornire una idonea sistemazione temporanea ai migranti».

Il dipartimento regionale della Protezione civile ha messo a disposizione due tensostrutture di 12 per 24 metri e le sta montando nel parcheggio di via Forcile, grazie ai suoi funzionari, esperti di logistica, e ai volontari accorsi dai comuni di Adrano, Bronte, Catania, Misterbianco, San Giovanni La Punta e Siracusa, per un totale di oltre 30 volontari e cinque funzionari operativi.

La Protezione civile ha diffuso un post con una mini-cronaca e 4 fotografie (che qui riproponiamo). «Sono le 5.58 - si legge sulla pagina Facebook del dipartimento regionale - quando il pick-up del gruppo comunale di San Giovanni La Punta entra nel posteggio dell’hub vaccinale di San Giuseppe La Rena. Occorre alzare, con le manovelle a mano, la seconda tensostruttura e deve essere fatto adesso - spiega Antonio Sciuto, Nopi del Drpc Sicilia -. Non possiamo aspettare altro tempo tra qualche ora i volontari saranno impegnati nelle loro attività lavorative ordinarie e sarà difficile trovare disponibilità». Un impegno intenso. «Con gli occhi rossi - si legge ancora nel post - ma con la forza di chi non si arrende dentro, tutti i gruppi di volontariato tornano determinati ai loro compiti, stirando le pareti della tenda, fissando gli elastici e completando il sollevamento del tetto. I volontari, e alcuni tecnici del dipartimento, hanno lavorato tutta la notte. Una tensostruttura è stata fissata, resta da allestire la seconda perché in mattinata, per lo sbarco previsto, con centinaia di migranti in arrivo a Catania, sono necessari spazi supplementari».

Poi arrivano i ringraziamenti: «Un grande segno di riconoscenza va espresso alle associazioni che con competenza e grande disponibilità, dalla sera di Pasquetta si sono impegnate per allestire i nuovi spazi d’accoglienza: Avcs Protezione civile di Siracusa, Protezione civile gruppo comunale di Bronte, gruppo comunale di Protezione civile di Mascalucia, Protezione civile Adrano, Le Aquile Misterbianco-Catania, Protezione Civile Sicilia Emergenza, Anc sezione Guardia. Spirito umanitario e competenze tecnico logistiche, in questo caso, dimostrano ancora una volta l’eccellenza di un sistema tutto italiano, prezioso anche per gestire una emergenza così complessa come quella del fenomeno migratorio».

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