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Il blitz antimafia di Randazzo: pizzo asfissiante con minacce e danneggiamenti

L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea ed eseguita alle prime luci dell’alba di oggi dai carabinieri di Catania, ha permesso di disarticolare il gruppo dei Sangani, operante nel Randazzese quale articolazione territoriale del clan Laudani, detti mussi i ficurinia.

Oltre ad un fiorente traffico di cocaina, hashish e marjuana, l’indagine ha consentito di documentare come gli indagati abbiano, nel corso degli anni, esercitato un asfissiante e capillare controllo del territorio ai danni di attività economiche della zona, i cui titolari venivano intimiditi con minacce e danneggiamenti per sottostare al pagamento del pizzo. Nel corso delle indagini, a testimonianza della pericolosità dell’associazione è stato rinvenuto, sotterrato in una località di campagna, un vero e proprio arsenale costituito da pistole, fucili e numerose munizioni.

Inoltre, con riferimento alle elezioni amministrative di Randazzo dell’anno 2018, sono emerse interferenze degli appartenenti al sodalizio mafioso sull’amministrazione comunale e, in particolare, su tre rappresentanti, attuali e passati, di quel Comune. Dall’attività investigativa sono emerse anche ipotesi di scambio elettorale politico-mafioso. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nella conferenza stampa, che si terrà questa mattina alle ore 10.15 presso il Comando provinciale di Catania.

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